giovedì 16 gennaio 2014

LA POTATURA DELLA VITE

È una pratica colturale ed è forse quella più importante che ha in mano il viticoltore per disciplinare e guidare la produzione sia in senso qualitativo che quantitativo.
Gli obiettivi principali della potatura sono:  dare una forma alla pianta e mantenerla nel tempo;  rendere costante la produzione evitando l'alternanza;  ottenere un prodotto finale migliore facendo in modo di mantenere nella pianta il giusto equilibrio fra parte vegetativa e produzione;
La vite attraversa quattro fasi nel suo ciclo vitale:  pianta giovane: in cui c'è la messa a dimora della pianta fino ai 2-3 anni. In questa fase la pianta è praticamente improduttiva e la potatura serve a dare una forma alla pianta.  pianta in fase di produttività crescente: va dai 2-3 anni ai 5-6 anni in cui la pianta raggiunge gradatamente la sua maturità ed il rendimento ottimale. In questa fase la potatura diventa sempre più intensa.  pianta adulta: va dai 6-7 anni ai 20-25 anni. In questo periodo la potatura serve a mantenere in equilibrio la produzione, la vegetazione ed il rendimento qualitativo. •  pianta in fase di vecchiaia: dai 20-25 ai 30-35 anni. La vigoria e la produzione calano ed anche la potatura. La potatura deve tenere poi conto dello stadi fenologici della pianta che si ripetono ogni anno.
Fasi vegetative:
 pianto-germogliamento delle gemme:marzo-aprile accrescimento dei germogli:aprile-luglio agostamento dei germogli: agosto-novembre riposo vegetativo:dicembre-marzo
Fasi riproduttive:
 "differenziazione", "entrata in dormienza" e "dormienza" delle gemme miste ibernanti (anno precedente)  comparsa dei grappoli e loro sviluppo (aprile-maggio) fioritura (fine maggio-metà giugno) allegagione accrescimento e stadio erbaceo dell'acino (metà giugno-metà agosto) fase translucida ed invaiatura (metà agosto) maturazione degli acini (metà agosto-ottobre)
Le fasi vegetative e riproduttive sono influenzate dal clima e dal vitigno.
Le potature classiche sono quelle che si effettuano nei periodi di riposo (potatura invernale) e nel periodo estivo (potatura verde). L'importanza della potatura sta nel regolarizzare la vigoria della pianta e, insieme alla concimazione, incide in maniera profonda su quella che sarà l'uva ottenuta. 
Il tipo di potatura, sopratutto nella fase di produzione, è molto influenzata dalla forma di allevamento, dall'esposizione della pianta, dal vitigno etc..
Per la potatura che si effettua durante i primi due anni le regole sono più o meno fisse: la pianta deve raggiungere al più presto la forma desiderata. Per la formazione del tronco bisogna potare le piante ad una o due gemme per il tempo necessario a raggiungere il vigore voluto. La gemma di partenza deve essere inserita su un tralcio vigoroso ed intatto e deve occupare una posizione tale che il suo sviluppo corrisponda al prolungamento diretto del tronco. 
Alla fine del primo anno le piante vanno potate ad altezza diversa a seconda dello sviluppo del germoglio; infatti si elimina la parte non lignificata. Se il germoglio è ben sviluppato viene tagliato all'altezza che avrà il fusto e collegato ad un tutore per farlo crescere rettilineo. 
I germogli laterali vengono soppressi ed il secondo anno vengono solo cimati. Durante questi primi anni viene soppressa la produzione che impedisce la crescita della pianta.


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